Crescere sul tatami

Quali sono i benefici psicologici che il bambino trae dal judo?

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Non semplicemente uno sport adatto a tutti i bambini, maschi e femmine indistintamente, ma una vera e propria filosofia per imparare a conoscere sé stessi e l’ambiente circostante, il Judo è uno tra gli sport maggiormente consigliati in età evolutiva. 
I bambini infatti sul Tatami imparano ad incanalare i propri istinti ed a controllare i movimenti secondo regole precise, volgendo al positivo il proprio potenziale energetico. 

Seppur uno sport di combattimento corpo a corpo, il Judo non è finalizzato all’attaccare o colpire l’avversario, bensì, proprio come insegna l’etimologia dell’ideogramma JU-DO che letteralmente significa "Via della cedevolezza", sottende ad una facoltà di adattamento, intesa come la capacità di rimuovere ogni ostacolo che troviamo sul cammino. Non conoscendo la forza di chi si oppone, il Judoka può però sentirne la direzione e, assecondando la sua strada, allontanarlo dalla propria.
L’essenza del Judo infatti sta proprio in questo: incanalare le forze ostili nella direzione a cui tendono, seguirle un po', quindi lasciarle procedere da sole. 

Oltre ai grandi insegnamenti pedagogici e filosofici, il judo porta con sé notevoli benefici sia per il corpo che per la psiche.

All’interno del Dojo - l’ambiente in cui si pratica Judo - il ragazzo può aumentare forza ed elasticità muscolare, prevenire lievi dismorfismi soprattutto a livello della colonna vertebrale, sviluppare una migliore espansività toracica ed ottimizzare efficienza cardiaca e capacità di recupero dopo lo sforzo.
Il sistema nervoso del piccolo Judoka acquista una migliore capacità di reazione e prontezza nei gesti, maggiore coordinazione, equilibrio e strutturazione spazio temporale.

Dal punto di vista psicologico il Judo, come tutti gli sport di combattimento, potenzia disciplina, coraggio e autocontrollo. Favorisce l’acquisizione delle regole e insegna il rispetto dell’altro, che sia esso compagno, avversario o Maestro.
Sul Tatami il ragazzo impara a mantenere calma e lucidità, leggendo con attenzione e in modo strategico la situazione e anticipando l’avversario.

Grazie alla capacità di implementazione della sicurezza di sé, questa disciplina è particolarmente indicata per i ragazzi più insicuri. Inoltre è stato dimostrato come le arti marziali riducano i livelli di ostilità, aggressività e ansia di chi la pratica, promuovendo fiducia personale, autocontrollo e conoscenza di sè.

Il Judo, accompagnando il Judoka nella ricerca di un equilibrio fisico e mentale ottimale, favorisce a 360 gradi lo sviluppo armonico del ragazzo.

Dr.ssa Stefania Ortensi 

Psicologa dello Sport 

Info: www.stefaniaortensi.it

 

scritto il 24 ott 2016
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