I benefici del judo nello sviluppo del linguaggio

Il potenziamento delle competenze comunicative del bambino
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Sono logopedista ed insegnante di judo. Studio e mi occupo degli aspetti legati alla comunicazione umana. Lavoro quotidianamente con bambini che presentano disturbi dell'apprendimento, del comportamento e del linguaggio, sia in ambito clinico che sul tatami.

Partendo dal presupposto che le capacità umane sono complesse, diversificate e interconnesse tra loro, sono solita avvalermi del judo come strumento di sostegno al trattamento logopedico.

Le connessioni tra linguaggio/comunicazione e judo sono infatti estremamente rilevanti, atteso che il judo, proprio per come concepito dal suo fondatore - il prof. Jigoro Kano - rappresenta uno strumento ed un metodo per lo sviluppo olistico dell'essere umano.

Allenare il corpo, attraverso il judo, significa allenare anche le diverse abilità cognitive ed emotive capaci di esercitare una grande influenza nello sviluppo del bambino.

In questo quadro, il prof. Kano mirava ad estendere la ricerca e l’applicazione dei principi del judo in tutti i campi del comportamento, tra i quali il linguaggio e l'importanza dello sviluppo delle competenze comunicative.

La lingua e la comunicazione infatti non sono dissociate dall'apparato neurobiologico, dalle abilità cognitive e dalle capacità emotive dell'individuo.

Spesso, i bambini con diagnosi di disturbi del linguaggio possono presentare una o più caratteristiche osservabili all'interno del tatami - quali la bassa autostima, la mancanza di empatia, deficit di attenzione, rigidi schemi di pensiero, difficoltà nel prendere decisioni, regolare le proprie emozioni e/o controllare la frustrazione – che possono incidere significativamente sulla capacità di esprimersi verbalmente, di iniziare e mantenere un dialogo, di distinguere gli interlocutori durante una conversazione.

Invero, le competenze comunicative non si limitano alla trasmissione e alla comprensione di parole e frasi, ma  dipendono anche dalle informazioni extralinguistiche e da un processo di interscambio democratico che viene costruito tra gli interlocutori.

Un'adeguata autostima è necessaria affiche’ si possa valutare la propria opinione ed essere incoraggiati ad esprimere idee ed emozioni.

L'empatia sta alla base del rispetto delle diverse visioni.

Determinazione e adattabilita’ sono condizioni che consentono di riformulare un discorso quando ci si accorge che l’intenzione che si voleva esprimere non e’ comunicata o compresa in modo corretto.

Seguendo i miei piccoli pazienti nel dojo, ho avuto l'opportunità di osservare che la formazione fisica, intellettuale e morale promossa attraverso dalla pratica e la filosofia del judo ha consentito loro di raggiungere un rilevante sviluppo delle capacità cognitive ed emotive legate al linguaggio.

In particolare, i bambini disattenti iniziano a focalizzare la loro energia  e a percepire meglio correttamente gli indizi contestuali e situazionali. 

I bambini insicuri iniziano a credere nella loro capacità di superare le loro insicurezze, i bambini con difficoltà ad affrontare le loro frustrazioni diventano piu’ tenaci.

I bambini che evitavano il contatto fisico e/o visivo accettano di allenarsi con partner diversi ed iniziano a mantenere e/o controllare il contatto occhi/occhi.

I bambini che non hanno empatia sviluppano invece la capacità di “mettersi nei panni” degli altri.

Tutte queste nuove esperienze e competenze vissute ed acquisite sul tatami vengono poi trasferite sistematicamente ad altri aspetti della loro vita, comprese le interazioni comunicative.

In conclusione, è possibile osservare che i bambini - che prima sembravano a disagio, spaventati, sottomessi o indifferenti all'interazione verbale - attraverso il judo, iniziano a sviluppare progressivamente e ad esprimere le loro idee, i loro desideri, i loro sentimenti. Ampliano le loro conoscenze, promuovono azioni e stringono relazioni attraverso il linguaggio verbale; condizioni tutte che consentono loro di essere pronti a superare le sfide dell’era odierna.

Credo che tutti noi siamo nati per superarci e diventare la versione migliore di noi stessi. Nella clinica o nel dojo, il mio obiettivo è lo stesso: collaborare allo sviluppo di bambini sani, che siano coscienti delle loro inclinazioni e siano motivati e capaci di cambiare il mondo!

Dr. Patricia Amaral

Speech language therapist São Paulo, SP – Brazil

Researcher: judo’s contributions to the integral development of children with communication and learning disorders

scritto il 12 feb 2018
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