Dì ad un amico che fai (melius: pratichi, studi) judo.
Dillo ad un conoscente, ad un parente. Poi osservali bene. A meno che non sappiano con esattezza di cosa tu stia parlando, reagiranno probabilmente con una smorfia interrogativa ed una serie di frasi stereotipate, del tipo...: “allora dobbiamo stare attenti!?”, “ah, sai, mio cugino fa "tachendò"!”…”, “ma…è meglio il judo o il karate?”, “comunque, se ti faccio così, tu che fai?”…”allora fammi vedere un mossa...”.
Indovinato?
Nasce così EducaJudo, il portale ideato da Fabio Della Moglie (C.V. http://sportingnapolijudo.com/home/maestri/) - curato da Alessandro Carfora, Gianni Motta e da uno staff di esperti nel campo della comunicazione, della medicina, della pedagogia, dello sport - dedicato a favorire la conoscenza, la diffusione e la promozione dei valori e della cultura del judo, con particolare riferimento al mondo dei bambini, dei bisogni speciali, delle disabilita'.
L'idea muove dal desiderio di sensibilizzare l'opinione pubblica attraverso un'informazione corretta che parta dal basso, che si diffonda nelle scuole ed orienti il comune sentire verso una disciplina completa, capace di valorizzare gli aspetti educativi, relazionali e morali, al pari di quelli atletici e tecnici.
Obbiettivi e strategie:
Crescita numerica del movimento
- Allineare la percezione culturale ai reali valori del judo
- Abbattere il preconcetto e i luoghi comuni sul judo
- Sensibilizzare i genitori, le dirigenze scolastiche, le amministrazioni pubbliche e i media
- Favorire l'inserimento del judo nelle scuole
- Promuovere il judo quale strumento educativo ed inclusivo dei bambini disabili, con disturbi evolutivi specifici, dell'apprendimento, del comportamento o in svantaggio economico/linguistico/culturale
- Abbassare l’età minima del tesseramento federale ai 3 anni, con garanzia e franchigia assicurativa tagliata su misura per le attività ludico motorie
- Proporre contenuti didattici per il pubblico profano presente alle gare, indicativi dei punteggi di gara e degli elementi da osservare per godere appieno degli incontri
- Favorire la piena comprensione degli incontri di judo trasmessi in TV
- Favorire l'interscambio culturale tra i praticanti di judo dei diversi territori
Crescita qualitativa del movimento
- Innalzare le competenze degli insegnanti tecnici, con specifico riferimento al settore psicopedagogico
- Strutturare corsi di formazione nazionali di specializzazione nella didattica per la fascia 3-5 anni
- Instaurare partnership con le facoltà di scienze motorie, scienze della formazione e dell'educazione per l'implementazione della ricerca psicomotoria in età evolutiva ed il rilascio di crediti formativi per gli studenti universitari iscritti ai corsi nazionali di EducaJudo
- Favorire la ricerca e lo studio sugli effetti del judo sui bambini con Bisogni Educativi Speciali
- Creare un albo degli educatori (anche non judoka) della fascia 3-5 anni, per la gestione delle disabilità intelletive e motorie dei bambini, dei disturbi precoci del comportamento e della personalità.
- Conferire alle società aderenti al progetto EducaJudo il diritto di esposizione del marchio, espressivo della specializzazione psicopedagogica e di valore aggiunto sul mercato.
- Coordinare iniziative promozionali, di marketing e di formazione per le societa' sportive per l'ottimizzazione delle risorse pubblicitarie delle asd e ssd.
Crescita dell'immagine del movimento
- Formare e/o individuare le figure dei “delegati responsabili della comunicazione per i rapporti esterni”, deputate a ricoprire il ruolo di frontman in tutte le occasioni di esposizione pubblica
- Essere attivi sui social media, mantenendo rapporti con le principali testate giornalistiche e potenziando la diffusione dei valori educativi e dei successi sportivi del judo
- Pubblicare e divulgare i risultati della ricerca scientifica e laboratoriale intrapresa con le Universita"