Tra le tante belle foto pubblicate dalla Scuola Judo Tomita (Roma), dedicate al rapporto judo/terza età, scegliamo questa, sintesi magnifica di "stare insieme", conoscersi, amarsi, sopportarsi, dialogare.
A ben vedere, questi verbi sono gli stessi che identificano l'evoluzione del sentimento più profondo tra due persone e che trova ancora un senso dopo i 60 anni.
Il judo è come la vita, come l'amore, come un matrimonio vecchio stampo. Quello di una volta, melius, quello all'antica, quello saldo.
Quello non meno perturbabile di quelli odierni, ma con le radici forti, pronto a lottare, a resistere, a superare e non separare.
Esso matura, cambia e si evolve nel tempo, acquista sapori nuovi e trame diverse che si arricchiscono delle esperienze, delle rughe e dei capelli bianchi delle persone che hanno il coraggio di guardarsi dentro, mettersi in discussione e ricominciare.
Fabio Della Moglie
Quali sono i benefici psicologici che il bambino trae dal judo?
L'integratore del judoka
Analisi dei concetti di aggressività, violenza, cattiveria