Judo e paraplegia

Da una collaborazione internazionale Italia-Spagna nasce un progetto guida straordinario dedicato al judo per le persone affette da paraplegia. 

Un connubio apparentemente impossibile ma che invece trova nel judo la dimensione ideale affinche' i corpi si stringano, si sentano, fatichino e dialoghino tra loro senza la parola, riconquistando sensazioni che si pensavano perse per sempre.  

La conservazione della postura senza l'uso delle gambe, lo strisciamento, il rotolamento ed il continuo stimolo delle capacita' motorie e condizionali connesse al combattimento a terra riattivano la coordinazione e la muscolatura non coinvolta dalla paralisi. Non di meno, l'inserimento in un contesto di gruppo, di spogliatoio, di impegno, conferisce all'atleta disabile lo slancio per coltivare la propria autostima e ritrovare il senso di appartenenza indispensabile al riequilibrio dei sentimenti di affettivita' ed utilita', sovente spenti  dal livore contro la vita. 

In questo lavoro, la didattica viene calzata sull 'atleta paraplegico, riprogrammandola sulle sue abilita' residue e pianificandola per step.

Un elaborato illuminante che trova aperture anche sotto il profilo imprenditoriale, nella misura in cui si propone di ampliare i servizi delle societa' sportive, di puntare ad una fascia di mercato mai presa in considerazione, di creare formazione dei tecnici nell'ambito della disabilita', di essere strumento per la richiesta di contributi statali per la ricerca, sviluppo e promoizione, di parteciazione ai bandi di concorso speciali, di ottenimento delle quote del 5x1000 nell'ambito delle dichiarazione dei redditi. 

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