I padri del judo europeo

Koizumi, Kawaishi, Feldenkrais

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In occidente, agli inizi del 1900, si diffuse il  jujitsu. I maestri di questa disciplina, costretti a subire la crescente popolarità del judo in Giappone, trovarono terreno fertile d’insegnamento negli Stati Uniti d’America, in Inghilterra, in Francia ed in altri paesi occidentali.

A Londra, nel 1901, i maestri giapponesi Uyenishi e Tani insegnarono i rudimenti del jujitsu al campione svizzero di lotta libera Armand Cherpillod e nel 1905, di ritorno nella capitale del Regno Unito, il Maestro Uyenishi aprì la prima palestra di  jujitsu.

Di judo in Europa si cominciò a parlare solo nel 1918, con la fondazione del “Budokwai” di Londra ad opera del Maestro Gunji Koizumi.

 “Il Judo ha la natura dell’acqua.

L’acqua scorre per raggiungere un livello equilibrato.
Non ha forma propria, ma prende quella del recipiente che la contiene.
È indomabile e penetra ovunque.
È permanente ed eterna come lo spazio e il tempo.
Invisibile allo stato di vapore,
ha tuttavia la potenza di spaccare la crosta della terra.
Solidificata in un ghiacciaio, ha la durezza della roccia.
Rende innumerevoli servigi e la sua utilità non ha limiti.
Eccola, turbinante nelle cascate del Niagara,
calma nella superficie di un lago,
minacciosa in un torrente
o dissetante in una fresca sorgente scoperta un giorno d’estate.
Questo è il principio del judo”

Si racconta che il Maestro Koizumi scrisse questa poesia dopo l’incontro avuto con il Maestro Jigoro Kano. A suggerirgli la bellissima lirica fu il “principio di adattabilità” (ju-no-ri) studiato proprio dal fondatore del judo.

Il Maestro Gunji Koizumi, affettuosamente chiamato “G. K.”, uomo di immancabile cortesia, era considerato il Padre del Judo Britannico. I suoi due tratti più rilevanti furono l’assoluta integrità morale e la ferrea determinazione.

Nacque in Giappone l’8 luglio 1885 e nel 1897, all’età di 12 anni, iniziò la formazione nell’arte del kenjutsu a scuola. In quegli anni iniziò anche ad imparare l’inglese da un vicino che aveva trascorso qualche tempo in America.

Nel 1901 iniziò a praticare il jujutsu sotto la guida del Maestro Tago Nobushige presso la “Tenshin Shin’yo-ryu”.

Nel 1904, cominciò ad allenarsi dal Maestro Yamada Nobukatsu, un ex Samurai ed il 4 maggio 1906, con un bagaglio tecnico di arti marziali vastissimo.

Koizumi sbarcò a Mostyn, Galles del Nord, successivamente si recò a Liverpool, dove assunse la carica di docente presso la “Kara Ashikaga Jujitsu School”, per poi spostarsi a Londra dove collaborò con Sadakazu Uyenishi al “Bartitsu Club”.

Nel 1918, a proprie spese, Koizumi aprì a Londra il “Budokwai” per lo studio e la pratica del jujutsu, del kenjutsu e di altre arti marziali e la sua scuola fu riconosciuta come il centro del ju jitsu britannico ed europeo.

Nel 1920, Jigoro Kano in viaggio per le Olimpiadi di Anversa, volle fermarsi a Londra in visita al “Budokwai” e dopo alcune discussioni i Maestri Koizumi e Tani, affascinati dalle finalità educative del Metodo Kano, decisero di aderire al Kodokan. Da allora in poi il judo entra a far parte dei programmi di insegnamento del “Budokwai” di Londra, sancendo di fatto la nascita del judo britannico (nel 1951, anno dei Primi Campionati Europei di Judo il Maestro Gunji Koizumi è graduato 7° Dan. Il 15 aprile 1965, il Maestro Gunji Koizumi muore suicida).

Dalla Gran Bretagna alla Francia, per il judo, il passo fu assai breve, grazie alla volontà del Maestro Mikinosuke Kawaishi. Fu egli, infatti, che guidò lo sviluppo del judo in Francia ed in gran parte dell'Europa (la Fédération Française lo insignì del 10° Dan di judo e jujutsu).

 

Mikinosuke Kawaishi nacque a Kyoto nel 1899. Dopo aver studiato judo e jujutsu al “Dai Nippon Butokukai”, agli inizi degli anni 1920, lasciò il Giappone per viaggiare e vedere il mondo, iniziando dagli Stati Uniti d'America dove a San Diego e New Jork insegnò il jujitsu.

Nel 1928 si trasferì nel Regno Unito ove già insegnava il suo amico Gunji Koizumi e con il suo aiuto istituì una scuola di jujitsu a Liverpool.

Nel 1931 si trasferì a Londra, dove fondò il “Judo Club anglo-giapponese” e cominciò anche ad insegnare il judo presso l'Università di Oxford.

Alla fine del 1931, per un breve periodo di tempo, fece ritorno in Giappone e fu durante la permanenza nella terra natia che consolidò i suoi rapporti con con Jigoro Kano (che gli conferì il terzo Dan in Kodokan Judo).

Nel 1936, Jigoro Kano gli conferì il 4° Dan e Kawaishi, successivamente, si trasferì a Parigi dove fu incaricato di insegnare il jujutsu alla polizia francese. 

Nel 1947 Kawaishi, insieme all'amico Koizumi, promosse il primo torneo di judo internazionale “Regno Unito – Francia”, che in seguito sarà denominato e conosciuto come la “Coppa Kawaishi”.

Nel 1946, con Moshé Feldenkrais, istituì la Federazione Francese di Judo, diventandone per molti anni il direttore tecnico. Quelli furono anche anni di forte e crescente contrapposizione fra i sostenitori della “Federazione Francese di Judo” (fondata nel dicembre 1946) ed i sostenitori del “Collegio Nazionale delle Cinture Nere” di Kawaishi. Una contrapposizione forte sul modo di intendere il Judo: dai regolamenti, alle categorie di peso, all’età nelle gare.

Fu solo l’arrivo in Francia, nel 1954, di Ishiro Abe (eccellente judoka del Kodokan) ad aprire a molti insegnanti e cinture nere altre ipotesi di insegnamento e metodologie di allenamento e così, nel giro di pochi anni, l’influenza di Kawaishi calerà. Con il successivo declino del Collège Nationale des Ceintures Noire, anche il “Metodo Kawaishi” cadrà progressivamente in disuso (Kawaishi si spegnerà il 30 gennaio 1969).

 

Moshé Feldenkrais fu un fisico e ingegnere israeliano, naturalizzato britannico, creatore del metodo omonimo.

Tra storia e leggenda, si racconta che Jigoro Kano inviò in Francia il Maestro Kawaishi, suo allievo diretto e considerato il Padre del Judo Francese, proprio per insegnare il Judo a Feldenkrais, che ricevette il grado di cintura nera nel 1936 e divenne così la prima cintura nera della neonata Federazione Francese.

Feldenkrais da adolescente emigrò dall'Impero Russo in Palestina e  studiò la fisica, specializzandosi in ingegneria cibernetica. In seguito ad una lesione ad un ginocchio, le sue conoscenze in fisicacibernetica e biomeccanica, oltre a studi sulla neurofisiologia, lo stimolarono a sviluppare il suo metodo che divulgò a partire dagli anni sessanta e settanta.

Dopo il suo trasferimento in Palestina, iniziò la pratica del sistema di autodifesa israeliano del quale divenne un esperto.

Nel 1933 a Parigi, città nella quale si trasferì per completare gli studi, assistette ad una dimostrazione di judo tenuta da un ormai anziano Jigoro Kano ed insistette per poterlo incontrare allo scopo di presentargli le sue conoscenze delle arti marziali.

Si racconta che Feldenkrais portò un attacco al vecchio professor Kano e cadde tramortito da un potente strangolamento del fondatore del Judo e ciò finì per convincere Feldenkrais della validità del Judo. 

Moshe Feldenkrais è l'inventore e primo sperimentatore dell'omonimo metodo, praticato e apprezzato in tutto il mondo e da illustri personaggi, da Moshe Dayan a Peter Brook, passando per Leonard Bernstein e David Ben Gurion.

Durante l'invasione tedesca di Parigi nel 1940, Feldenkrais si rifugia in Inghilterra, dove lavora per il Ministero della Marina Britannica. Fece poi ritorno in Israele alla fine della guerra.

Primo direttore del Dipartimento Elettronico delle Forze di Difesa dell'Esercito Israeliano, in seguito si dedica totalmente alla stesura e all’applicazione del suo metodo (Muore in Israele nel 1984).

Da allora moltissime cose sono cambiate e se il judo oggi è una delle discipline più praticate nel vecchio continente, lo dobbiamo soprattutto ai Maestri Gunji Koizumi, Mikinosuke Kawaishi e Moshé Feldenkrais che ne diedero il primo fondamentale impulso al suo sviluppo e che, a buon diritto, sono considerati i Padri del Judo Europeo.

Massimo Guarino – Storia del judo     

scritto il 13 ott 2017
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