L'origine del judo è frutto di un progetto di natura sociale: "migliorare se stessi per migliorare la società".
L'idea del fondatore, il prof. Jigoro Kano, muoveva dall'intento di intervenire nella formazione culturale dei bambini attraverso l'inserimento del judo tra le materie della scuola primaria giapponese, così che gli alunni potessero imparare precocemente i principi morali utili a coltivare il senso sociale, ancor prima di maturare i sentimenti di divisione propri della coscienza dell'appartenenza ad una diversa estrazione sociale, politica o religiosa.
Crescere nel principio del massimo impegno personale, del giusto peso delle cose, dell'adattamento ottimale alle dinamiche della vita e della condivisione delle esperienze diventa così la rampa per la formazione di uomini equilibrati, per l'apertura al dialogo, per lo scambio costruttivo delle idee e per il progresso della comunità.
Di qui il senso proprio del judo come metodo educativo che riconosce nel bambino la sua indefettibile base di partenza.
Negli articoli del portale Educajudo viene affrontato l'approccio ed il vissuto dei piccoli judoka e dei judoka "speciali", sotto il profilo emozionale, motorio e cognitivo.
Per un approfondimento specifico sui singoli aspetti del rapporto judo - bambino, visita http://www.educajudo.com/it/articoli/Il-Mondo-Dei-Bambini/
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Buona lettura
La redazione di EducaJudo
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